DEFINIZIONE
Con il termine “impianto di ricambio aria” si definisce un sistema meccanico atto a fornire il necessario apporto di aria esterna in ambienti che necessitano di ventilazione, come ad esempio locali chiusi, interrati, sprovvisti di 1/8 di superficie di pavimento con finestratura apribile, oppure locali adibiti a lavorazioni industriali dove vengono emessi inquinanti.
L’impianto ristabilisce le normali condizioni di salubrità dell’aria all’interno di ambienti non idonei all’abitazione o ad attività lavorative.
PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO
L’aria necessaria, normalmente, viene prelevata dall’esterno, filtrata, riscaldata ed umidificata o raffrescata e deumidificata, e diffusa negli ambienti occupati con un adeguato sistema di canali, diffusori e bocchette, di svariate forme e dimensioni, in modo da apportare comfort agli occupanti.
Se richiesto, l’impianto di ricambio aria, può anche assolvere alle funzioni di riscaldamento e condizionamento dei locali.
L’aria immessa in ambiente viene successivamente estratta per evacuare anche eventuali agenti inquinanti o patogeni, ed espulsa all’esterno, di norma alla sommità dell’edificio.
Quando il funzionamento dell’impianto di ventilazione o ricambio aria è continuo e le portate d’aria trattate sono rilevanti, l’aria espulsa viene fatta transitare attraverso un recuperatore di calore.
Esso, nella stagione fredda, sottrae il calore all’aria uscente per preriscaldare l’aria in ingresso, effettuando un recupero dell’energia termica in uscita dall’edificio, che può essere superiore al 95%.
LA DIFFUSIONE DELL’ARIA
Nel caso in cui i locali siano ad uso abitativo, od occupati da maestranze in opifici, è di fondamentale importanza mantenere delle condizioni di temperatura, umidità e velocità dell’aria confortevoli per il corpo umano (VEDI “CONDIZIONI DI CONFORT E BENESSERE DELL’UOMO”)
Tali condizioni si possono brevemente riassumere come segue:
INVERNO T = 20 ± 1°C
30 % ≤ U% ≤ 60%
ESTATE T = 25 ± 1°C
45% ≤ U% ≤55%
Velocità dell’aria nella
zona occupata: V ≤ 0,15 m/s
dove T indica la temperatura e U% l’umidità relativa.
Per rispettare tali parametri la diffusione si può effettuare con bocchette o anemostati, diffusori ad alto effetto induttivo, diffusori a portata fissa o variabile, lineari o a ugelli etc.
Recentemente si sta sviluppando molto la diffusione mediante canalizzazioni microforate ad alto impulso induttivo o a flusso laminare, che assolvono sia al compito di trasporto che di diffusione dell’aria.
Tali canali possono essere di acciaio inox o verniciato, di rame o di fibra tessile. In tal caso possono essere periodicamente smontati per la loro pulizia ed igienizzazione. (VEDI “IMPIANTI DI RISCALDAMENTO A BASSO CONSUMO”)
Una particolare tipologia di impianto di ricambio aria è la ventilazione meccanica controllata o V.M.C. utilizzata di norma negli edifici a basso consumo.
Ventilazione Meccanica Controllata
Impianti di Ventilazione Meccanica Controllata realizzati da Gemini Project per strutture civili.
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