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La Diagnosi Energetica. Cosa è? Quali i vantaggi?

La Diagnosi Energetica. Cosa è? Quali i vantaggi?

Diagnosi-EnergeticaSempre più spesso si sente parlare di Diagnosi EnergeticaMa cosa è? Quali devono essere i contenuti? Quali sono i vantaggi a fare la diagnosi energetica prima di realizzare degli interventi di riqualificazione energetica presso la propria casa?

In parole semplici la Diagnosi Energetica è una procedura per determinare l’efficienza del sistema involucro ed impianti di una casa o di una azienda, determinando così gli sprechi di  energia ma soprattutto una volta fotografato il flusso energetico, la Diagnosi Energetica contiene la valutazione dei possibili interventi da realizzare per migliorare la prestazione energetica della casa o dell’azienda con una dettagliata analisi di costi e benefici che considera tra i benefici oltre al risparmio energetico che si ottiene realizzando gli interventi proposti anche le varie forme di detrazione e/o incentivi riconosciuti dallo stato. L’utente che fa fare una diagnosi energetica sulla sua casa, ad esempio, ottiene uno strumento con il quale valutare quali interventi di riqualificazione energetica realizzare ma consapevolmente e soprattutto con la possibilità di pianificare nel tempo i differenti interventi in funzione di una analisi economica dettagliata. Spesso le diagnosi energetiche eseguite da professionisti capaci, contengono oltre a quanto sopra riportato anche l’indicazione delle priorità degli interventi e una obiettiva pianificazione consequenziale degli interventi da realizzare.

Termocamera-AlbaAziende come la Gemini Project hanno l’interesse a valutare la soluzione di risparmio energetico per la casa o l’azienda specifica attraverso uno studio dettagliato così da poter elaborare soluzioni di intervento a 360 gradi da condividere e pianificare con il cliente. La diagnosi energetica costruisce un percorso di interventi che viene discusso e condiviso con il cliente e che può essere attuato anche in fasi differenti. Gli interventi possono coinvolgere sistemi impiantistici ma sempre più spesso coinvolgono il sistema involucro perchè è ormai diffusa la corretta cultura secondo la quale prima bisogna tappare i buchi e solo dopo alimentare il serbatoio con energia a basso costo e con tecnologie altamente efficienti.

Per redigere una diagnosi energetica tecnicamente corretta ci si deve riferire alla UNI CEI/TR 11428. Si sottolinea che procedure, metodi e contenuti di una diagnosi energetica sono normate e quindi chi propone una diagnosi energetica deve rispettare una normativa tecnica e non improvvisare sintetiche e superficiali relazioni.

La normativa UNI CEI/TR 11428 definisce la diagnosi Energetica come la procedura sistematica volta a:

  • fornire una adeguata conoscenza del profilo di consumo energetico di un edificio
  • individuare e quantificare le opportunità di risparmio energetico sotto il profilo costi-benefici

Si possono conseguire i seguenti obiettivi:

  • il miglioramento dell’efficienza energetica
  • la riduzione dei costi per gli approvvigionamenti energetici (metano, gasolio, energia elettrica, legna, pellet)
  • il miglioramento del comfort termico interno agli edifici
  • il miglioramento della sostenibilità ambientale
  • l’eventuale riqualificazione del sistema energetico.

Le fasi di lavorazione che portano ad una seria Diagnosi Energetica son le seguenti:

1. INCONTRO PRELIMINARE

Lo scopo dell’incontro preliminare è quello di ragguagliare tutte le parti interessate in merito agli obiettivi, ambito, confini e grado di dettaglio della diagnosi energetica e concordare tutte le modalità operative di esecuzione della DE.

2. RACCOLTA DATI

Durante il sopralluogo presso l’edificio oggetto di DE, si rilevano i parametri significativi del sistema involucro-impianti:

– caratteristiche fisico-tecniche dell’involucro (stratigrafie di murature e solai e finestre) attraverso appositi strumenti

– ventilazione dei locali

– dispositivi elettrici

– caratteristiche di tutti i componenti dei sottosistemi dell’impianto termico: emissione, regolazione, distribuzione e generazione

Altre due fondamentali informazioni da rilevare sono:

– i consumi effettivi di luce e gas raccogliendo le bollette di almeno tre anni

– l’uso effettivo degli impianti e degli apparecchi dell’utente. Soprattutto l’impianto termico spesso viene fatto lavorare con spegnimenti e/o attenuazioni.

3. CALCOLO PRESTAZIONI ENERGETICHE

Al fine di individuare opportunità di miglioramento dell’efficienza energetica si deve passare attraverso le seguenti fasi:

– costruzione dell’inventario energetico dell’edificio

– calcolo dei fabbisogni energetici e definizione delle strutture maggiormente dispersive e degli elementi di impianto più inefficienti

– calcolo dell’energia prodotta da fonti rinnovabili

– confronto dei risultati del calcolo con i consumi rilevati

– identificazione e calcolo di un indice di prestazione energetica rappresentativo della situazione attuale

4. ANALISI DEI RISULTATI E PROPOSTE DI RISPARMIO ENERGETICO

Questa fase comprende:

– valutazione dei contratti di fornitura dell’energia e combustibile

– individuazione dei sottosistemi in cui le energie disperse sono maggiori

– individuazione delle modalità migliori di conduzione e gestione dell’edificio;

– valutazione tecnico-economica degli interventi di retrofit energetico, conferendo una scala di priorità.

5. REPORT

Al committente sarà presentata una relazione conclusiva in cui saranno riportati i risultati più significativi delle fasi di lavorazione illustrate precedentemente suddivisa in tre parti:

– inventario energetico del sistema involucro-edificio e consumi attuali

– analisi energetica del sistema involucro-impianti e reportistica dei risultati

– proposta di interventi di risparmio energetico con l’analisi dei risparmi economici. Saranno descritti soltanto i possibili interventi di riqualificazione energetica del sistema di cui sia stata accertata la fattibilità economica e tecnica. Gli interventi di riqualificazione energetica riguardano sia l’involucro sia gli impianti e chi esegue la DE deve dare delle priorità di intervento che vengono poi valutate in funzione dell’analisi costi-benefici. Tra i benefici si devono considerare oltre ai risparmi energetici anche le varie forme di incentivi e/o di detrazioni concesse dallo stato.

 

 

 

 

 

Informazioni sull'autore

Nome:
Aldo Scarzello